“La luce delle stelle”: un convegno per affrontare il lutto nei bambini e negli adulti, tra parole, verità e accompagnamento
15 maggio 2025 – ore 20:45
Roseto degli Abruzzi - Questa sera, giovedì 15 maggio alle ore 20:45, la Sala Consiliare del Comune di Roseto degli Abruzzi ospita il convegno “La luce delle stelle”, un incontro dal forte valore simbolico e umano, pensato per affrontare in modo diretto e consapevole il tema dell’elaborazione del lutto.
L’evento si propone come un momento di apertura e riflessione su un argomento spesso evitato, affrontato solo quando la perdita irrompe nella vita. L’obiettivo – come sottolinea l’organizzatrice Francesca Morgante – è “parlare di un tabù, quello della morte, non solo con i cittadini, ma anche con le figure professionali che, ogni giorno, accompagnano le persone nei momenti più difficili”.
Due impresari funebri storici porteranno la loro testimonianza: Angelo Bossi, titolare della “Casa del Saluto” nella Marsica, e Antonio Ruggeri delle Onoranze Funebri Roseto, entrambi impegnati da generazioni nell’accoglienza delle famiglie in momenti di dolore.
Tra gli interventi più attesi, quello della Dott.ssa Klaudia Deda, psicologa clinica epsicoterapeuta in formazione, che approfondirà il tema dell’elaborazione del lutto nei bambini.
“Il danno più profondo nei più piccoli – spiega – è il congelamento del lutto. Quando non hanno gli strumenti per elaborare ciò che accade, il trauma si blocca dentro di loro e riemerge spesso nell’adolescenza come angoscia senza nome.”
La dottoressa Deda insiste sull’importanza della verità e della presenza attiva degli adulti nel processo di commiato:
“Ai bambini va detto ciò che accade, vanno preparati, accompagnati a salutare il defunto in un contesto protetto, in cui non vengano lasciati da soli, ma sostenuti da figure adulte capaci di contenere e guidare l’esperienza.”
Il convegno si apre così come spazio di ascolto e condivisione, con il supporto della casa editrice Daimon, che presenterà il libro La luce delle stelle morte. Un’iniziativa che intende aprire nuovi scenari di dialogo, educazione emotiva e consapevolezza, specialmente nel mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, dove il dolore spesso non trova parole.