Teramo - Domani, se non tra poche ore, leggeremo di sindacati e politicanti che riproporranno il tema della sicurezza sul lavoro. A me non interessa. So solo che un giovane di appena 24 anni, Ibrahim, è morto. Il suo cuore non batte più. E non perchè sia andato a divertirsi commettendo un‘imprudenza; non perchè ha voluto sfidare le forza della natura con una sciata fuori pista. Semplicemente perchè lui voleva guadagnare un salario che gli permettesse di andare avanti. Voleva lavorare. E forse aiutare la sua famiglia. Il fatto, però, è che lui non c’è più. E' caduto da un’impalcatura ed è morto: è accaduto in pieno centro, a Teramo. Il giovane operaio, senegalese, si trovava su un'impalcatura realizzata per la ristrutturazione della chiesa di Sant’Agstino, che, a quanto pare, ha ceduto. Le indagini chiariranno la dinamica. Nel frattempo, solo tanto dolore.
LA CURIA INTERVIENE: In riferimento all’incidente sul lavoro, avvenuto oggi pomeriggio nei pressi della Chiesa di Sant’Agostino, il Vescovo di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi è profondamente scosso e addolorato per la morte del giovanissimo operaio e vicino con la preghiera alla sua famiglia.
La tragica notizia ha colpito il presule che sconcertato si è recato sul luogo della disgrazia per essere prossimo in qualche modo alla vittima e solidale con tutti coloro che piangono la drammatica morte del giovane lavoratore.
L’incidente odierno ci ricorda tragicamente che non possiamo mai abbassare la guardia sulla sicurezza e la tutela di ogni lavoratore, e sollecita tutti gli operatori del mondo delle imprese a favorire un’attività lavorativa scevra da pericoli.
In queste ore si confida nel lavoro delle autorità competenti per verificare le dinamiche dell’accaduto.
CASA DEL POPOLO: Questo pomeriggio Ibrahim, un giovane operaio di origini senegalesi, ha perso la vita precipitando dall’altezza di 12 metri in un cantiere edile situato nel centro storico di Teramo.
La nostra provincia è sempre più maglia nera per incidenti e morti sul lavoro e queste non possono essere solo attribuite a una coincidenza o alla fatalità.
Oggi è il giorno per ricordare Ibrahim, ma da domani abbiamo l’obbligo di organizzarci per far sì che questa strage finisca.
BASTA MORIRE DI LAVORO
Christian Tullii