L’Aquila - Il Premier Mario Draghi è arrivato in elicottero ad Assergi per far visita all'Istituto Nazionale di Fisica del Gran Sasso accompagnato dal premio Nobel per la fisica, Giorgio Parisi. Ad attenderlo, dopo la visita nei laboratori, il presidente della Regione Marsilio, il sindaco dell'Aquila Biondi, il commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e il ministro dell'Università e Ricerca, Messa. “Mi auguro - ha dichiarato Marsilio - che ci possa dedicare attenzione in particolare sulla messa in sicurezza dell'acquifero del GranSasso, una situazione che non aiuta a rendere certe le scelte e il futuro”. “E’ paradossale - ha proseguito - che da una parte ci gonfiamo il petto per i successi degli scienziati italiani, e poi il fatto che si ritrovano imputati per inquinamento e messa in pericolo della sicurezza pubblica. Tre anni fa abbiamo ottenuto il commissariamento del sistema con Gisonni e l'assegnazione di 120 milioni di euro. Ora dobbiamo accelerare per evitare di ritrovarci nella emergenza che abbiamo già vissuto. Evitare insomma che la regione si spezzi in due con chiusura del traforo", ha concluso Marsilio riferendosi alleinchieste delle procure.
"Spero che il presidente Mario Draghi, che ringraziamo di essere venuto qui, si sia appassionato alle nostre ricerche, ai nostri ricercatori”, ha detto il presidente dell'Infn, Antonio Zoccoli ricordando che la sua "comunità è fatta di 6.000 persone ed i giovani sono entusiasti di venire a lavorare qui”.
“L'Italia è orgogliosa di voi. È stata per me una grande emozione visitare i laboratori sotterranei e osservare da vicino gli esperimenti che vi rendono un punto di riferimento per la comunità scientifica mondiale".
Queste le parole del premier Draghi. “Quest'anno ricorre il 35esimo anniversario dall'inizio delle attività dei Laboratori del Gran Sasso - prova della lungimiranza degli investimenti in centri di ricerca e infrastrutture scientifiche. La loro realizzazione, su iniziativa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - ha aggiunto il premier - ha permesso all'Italia di affermarsi nella fisica delle particelle elementari negli anni in cui emergeva questo campo”. "La mia visita è servita a capire meglio quale sia il contributo" che si può dare alla ricerca. "Vogliamo sostenervi e agevolare il vostro lavoro, senza ingerenze, almeno nel mio caso. Creare le condizioni economiche e culturali perché possiate progettare e crescere. Facilitare le collaborazioni internazionali, di cui questi Laboratori sono un esempio virtuoso” ha concluso Draghi.