Non c'è due senza tre: prima la pallamano, poi il basket ed ora il calcio

“Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio". Jim Morrison. La citazione è ritornata in mente al cronista matusa in un quasi fresco pomeriggio, il quale forse a causa del formaggio fritto ingoiato a colazione non lo aveva del tutto digerito e pensava a quanti fallimenti sportivi vi sono verificati nel tempo nella città distesa fra due fiumi. Con la pallamano venne gettata via una serie A perché si disse "costava troppo", con la pallacanestro teramana che di aiuti economici anche regionali piuttosto sostanziosi abbiamo assistito al tramonto di una epopea che ha fatto sognare, e avvicinandoci ai giorni nostri la mancata promozione in B, promozione conquistata sul campo e successivamente gettata via ed ora la scomparsa della squadra di calcio dal panorama di serie C. La grandissima Marilyn Monroe disse che: "Arrendersi non significa sempre essere deboli; a volte significa essere forti abbastanza da lasciar perdere”. E la città lascia perdere. Lo ha fatto dopo Savona, lo sta facendo dopo il fallimento. Rassegnati. Rassegnazione, resa finale. Come a voler dire "Tanto è un film già visto". Ed anche in queste ore al di la delle passerelle in cui sfilano tutte le miserie umane la città distesa fra due fiumi appare all'angolo, con il giudice che conta. Una città che aspetta domani. Senza dimenticare che proprio sul domani esistono ancora troppi punti interrogativi in attesa di risposte certe, definite e definitive. Già "Forse domani è un altro giorno". Quante volte lo hanno detto e ripetuto. Stavolta però, oltre il peso gastrico del formaggio fritto, si respira in giro l'amarezza che aumenta la recriminazione su quanto è avvenuto, sulle dichiarazioni false e studiate a tavolino che sono state gettate in pasto al pubblico, agli attori improvvisati che non hanno saputo leggere neanche il copione. E' stata il periodo del vero avanspettacolo iniziato con quel pomeriggio di festa e di lancio di coriandoli, e proseguito con le sirene delle Giulie degli agenti della Guardia di Finanza che procedevano agli arresti e poi tutte le altre scene da fil in bianco e nero, scene girate nella location teramana. Con papere, cocomeri, congiuntivi mandati all'ammasso, con comparse di quarta fila. Uno spettacolo del quale la città avrebbe voluto fare a meno. Una città che ha alzato (non le mani) ma la bandiera bianca in segno di resa. Dopo la resa assisteremo alla resa dei conti? Bella domanda. E' possibile perché le prime avvisaglie si sono già viste. Ma occorrerà tanto tempo. Intanto il calcio di serie C è morto. Di sicuro.
Il cronista matusa