L'Aquila - Con un bellissimo colpo di scena il TAR d'Abruzzo ha messo fine alla contesa tra Regioni e associazioni che hanno in tutti i modi ostacolato l'applicazione di quella delibera che voleva l'abbattimento di 500 cervi di cui 150 cuccioli fino ad un anno di vita.
Un massacro che ledeva finanche l'immagine dell'Abruzzo che in questi anni è esploso nella considerazione degli amanti della natura. Quasi un controsenso.
La semplice chiusura della stagione venatoria ha consentito al TAR di dichiarare la "cessata materia del contendere" tanto da non doversi pronunciare neanche nel merito
I cervi torneranno ad identificare l'Abruzzo come la terra di quei parchi che sono habitat favorevole all'insediamento dei quadrupedi.
Esulta anche la gente comune che vedeva questi animali pacifici e innocui da trasmettere sentimenti di dolcezza.