Nepezzano - Venerdì 30 maggio 2025, presso l’Oratorio “All’ombra del campanile” di Nepezzano, si è tenuto un incontro formativo sul tema "Dialoghiamo con i giovani: on-line o on-life?". L'evento è stato organizzato da don Carlo Farinelli, parroco della Parrocchia "San Lorenzo Martire" di Nepezzano-Piano d'Accio.
Dopo i saluti di don Carlo Farinelli, hanno preso la parola le seguenti autorità: Stefania Di Padova – vicesindaco del Comune di Teramo, delegata dal sindaco Gianguido D’Alberto e Marilena Rossi – consigliere della Regione Abruzzo, delegata dal Governatore Marco Marsilio.
Successivamente sono intervenute le dott.sse Gabriella Lucidi Pressanti, già direttore U.O.C. S.I.T. della ASL di Teramo e Gabriella Gentile, psicanalista della S.I.P. Ha moderato i lavori la dott.ssa Amelide Francia - avvocato del Foro di Teramo.
Tra i presenti l’assessore comunale Marco Di Marcantonio, Benedetta Giannella e Luana Ippoliti - in rappresentanza della Fidapa Sezione di Teramo, Maria Di Domenico – da anni impegnata nel sociale e Luca Iadecola – avvocato esperto in materia di privacy.
Avvalendosi del contributo di professionisti competenti, quali le dott.sse Gabriella Gentile, Gabriella Lucidi Pressanti e Amelide Francia e di don Carlo Farinelli, così attento alle problematiche giovanili, si è cercato di comprendere meglio la situazione attuale e soprattutto condividere possibili approcci che privilegino il desiderio di scegliere una strada “on-life” fatta di sguardi, di sorrisi di respiri e di profondità di sentimenti. Sono stati sottolineati i vantaggi e i benefici che la digitalizzazione e le nuove tecnologie stanno apportando, ad esempio nel mondo delle scoperte scientifiche, sia diagnostiche che terapeutiche, e in tantissimi altri ambiti. Sono stati, altresì, messi in evidenza gli inganni celati dietro una apparente buona gestione dei mezzi a disposizione. Da qui l’esigenza di tutelare i giovani, ma anche noi adulti, difendendo la società dalle informazioni mistificate e a volte crudeli.
Questo incontro si prefiggeva di parlare, non solo di giovani, ma soprattutto con i giovani. Gli adulti ascoltano. Un ascolto attento e rispettoso in un mondo molto cambiato soprattutto per l’avvento del virtuale: una possibilità di connessione con il mondo assolutamente nuova e arricchente.
Poter comunicare in modo istantaneo con il resto del mondo espande l’universo, i nostri territori di conoscenza e consentendo una apertura pressoché illimitata a scambi individuali, in cui si stemperano, sempre più, le differenze di etnie, di età, di sesso, ma porta anche con sé altre manifestazioni come l’angoscia e la solitudine, il senso del tempo alterato, il non saper più sostare, la ”noia”, la violenza perché nascosti da un video.
Ma detonatore ancora più forte è stata la pandemia mondiale: siamo tutti disorientati, spaventati di fronte a un nemico invisibile ed ai molteplici cambiamenti che si sono imposti al nostro modo di stare nel mondo ed entrare in relazione con gli altri e per i giovani anche una regressione forzata in un tempo di vita che ha come funzione la crescita, lo svincolo e tanto altro.
Agli interventi ha fatto seguito un interessante dibattito a cui hanno partecipato in modo attivo i giovani presenti, i quali hanno mostrato le loro angosce rispetto al futuro e ad un mondo degli adulti che non si preoccupa di quello che rimarrà a loro in eredità sia per l'ambiente naturale sia per un mondo pieno di conflitti. Da segnalare anche un intervento molto significativo dell’avv. Gianni Gebbia, che si è complimentato con i giovani che hanno preso parte al dibattito per aver parlato come persone mature, invitandoli a non scoraggiarsi e a cercare di cambiare questo mondo così orribile che hanno ereditato.
Don Carlo Farinelli ha concluso l’incontro con l’auspicio di mettere a fuoco ulteriori questioni sempre relative ai giovani e di organizzare un ulteriore incontro nel prossimo mese di ottobre.