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L'Università di Teramo riceve il Vice Ambasciatore di Germania Benjamin Hanna: il discorso del Rettore e la visita all'Ateneo

Attualità  | 13 May 2025

Teramo -

Nel quadro delle azioni di rilancio dei processi di internazionalizzazione dell’Ateneo, oggi il magnifico rettore Christian Corsi ha ricevuto in visita istituzionale il vice ambasciatore di Germania Benjamin Hanna.

Al centro dell’incontro il tema della cooperazione in ambito culturale, scientifico ed economico con le relative opportunità di crescita e sviluppo comune.

In particolare durante il tavolo progettuale istituzionale si è discusso di progetti di ricerca congiunti e finanziamenti europei, di consolidamento dei dottorati internazionali, di innovazione e ricerca con il settore industriale, di intensificazione dei gruppi di ricerca e di inserimento lavorativo con università, istituzioni e imprese tedesche.

«Nel momento storico che attraversiamo - ha dichiarato il magnifico rettore Christian Corsi - le dinamiche complesse basate sulla prevaricazione e sulla minaccia tendono a dominare sulla mediazione e sul confronto. Con l’incontro odierno abbiamo voluto ribadire la necessità di coltivare il dialogo non solo come opportunità ma come necessità strategica per la crescita e il progresso comune. Lo abbiamo fatto oggi consolidando e potenziando le relazioni tra Italia e Germania, due Paesi che hanno alle spalle una cooperazione articolata e profonda su più livelli e che condividono la stessa visione sulla centralità e l’importanza delle istituzioni democratiche e la stessa fiducia nelle possibilità e nell’impegno comune all’interno dell’Unione Europea. Gli atenei non sono più solo luoghi di trasmissione del sapere, ma spazi di connessione tra culture, territori e generazioni. Saper cogliere e potenziare le opportunità offerte dall’internazionalizzazione è oggi una condizione imprescindibile per ogni università che voglia essere protagonista dell’innovazione, dell’eccellenza e della trasformazione sociale ed economica. Il rapporto tra il nostro Ateneo e la Germania ha già all’attivo una solida base di rapporti e accordi di cooperazione accademica ma il nostro Ateneo aspira a poter fare molto, molto di più, e a costruire insieme un vero dialogo e una visione comune di futuro».

«L’Abruzzo - ha dichiarato il vice ambasciatore di Germania Benjamin Hanna - è una regione affascinante, con paesaggi straordinari, un ricco patrimonio culturale e un ecosistema scientifico e accademico vivace, ben rappresentato dalla dinamicità e dall’eccellenza dell’Università di Teramo. È un territorio che l’economia tedesca ha tutto l’interesse a scoprire più da vicino. Un rafforzamento della cooperazione non risponde solo a interessi economici reciproci, ma va anche nella direzione del necessario rinnovamento dell’Europa. I prossimi anni saranno decisivi per la competitività del nostro continente nel contesto globale. Germania e Italia devono affrontare insieme questa sfida. Le relazioni economiche tra la Germania e l’Abruzzo sono particolarmente solide, ma vediamo ancora ampi margini per svilupparle ulteriormente, dall’industria manifatturiera all’agroalimentare, dal turismo all’innovazione».

Il Vice Ambasciatore ha visitato alcune strutture dell’Università di Teramo ritenute di altissimo interesse:

Il laboratorio di Medicina traslazionale, strutturato con una missione open di ricerca nel settore biomedicale con lo scopo di velocizzare la scoperta di nuovi trattamenti e strumenti diagnostici utilizzando un approccio multidisciplinare che comporta un elevato livello di collaborazione fra esperti di biologia cellulare, biologi molecolari, genetisti e imaging. La finalità del laboratorio è quella di sviluppare nuove terapie e procedure biomediche attraverso approcci diagnostici e terapeutici innovativi che combinano derivati da cellule staminali isolate da tessuti sani o tumorali con approcci sperimentali complessi.
Il Laboratorio di Microbiologia Alimentare strutturato per la ricerca open su microorganismi alimentari, sia nell'ambito del miglioramento della qualità di alimenti e dello sviluppo di nuovi alimenti funzionali e bevande fermentate che per la riduzione dell'impatto dei patogeni negli alimenti.
Il Fondo Antico della Biblioteca di Ateneo che raccoglie 650 edizioni cinquecentine di notevole importanza scientifica e pregio bibliografico, oltre a un numero cospicuo di edizioni giuridiche dei secoli XVII e XVIII. Offre un ampio e significativo quadro delle fonti dottrinali dell’età del diritto comune, oltre a opere di carattere storico, filosofico, religioso e di varia erudizione.

 

 

In occasione della visita del il Vice Ambasciatore di Germania Benjamin Hanna, il rettore Christian Corsi lo ha saluttao così: "È un grande onore per me e per tutti noi oggi ospitare il Vice Ambasciatore di Germania Benjamin Hanna, al quale rivolgo il più caloroso benvenuto nel nostro Ateneo e nella nostra regione. Voglio ringraziarla molto per la sua disponibilità e per essere oggi all’Università degli Studi di Teramo. Un ringraziamento che estendo anche all’intera Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e all’Associazione “Guido Carli” che ha collaborato alla creazione di questa opportunità. 

Nel momento storico che attraversiamo le dinamiche complesse basate sulla prevaricazione e sulla minaccia tendono a dominare sulla mediazione e sul confronto: con questo incontro vogliamo innanzitutto ribadire la necessità di coltivare il dialogo non solo come un’opportunità ma come necessità strategica per la crescita e il progresso comune. E lo facciamo oggi consolidando e potenziando le relazioni tra Italia e Germania, due Paesi che hanno alle spalle una cooperazione articolata e profonda su più livelli e hanno importanti rapporti economici in quanto due delle principali economie manifatturiere d’Europa. 

Le linee di indirizzo di questo rapporto di cooperazione sono al centro del Piano d’Azione Italo-Tedesco per la cooperazione strategica, firmato nel 2023, che intende rafforzare la collaborazione in settori chiave come l’industria, la transizione ecologica e digitale e la sicurezza energetica, nell’ottica di rafforzare la competitività industriale, la promozione di tecnologie innovative e la semplificazione normativa. Una collaborazione che prosegue, come è stato ribadito dai rispettivi governi proprio pochi giorni fa in occasione dell’elezione del nuovo cancelliere Friedrich Merz, riaffermando l’importanza delle relazioni bilaterali e la volontà di rafforzare la cooperazione in ambito europeo e internazionale. 

Ancora prima di qualsiasi legame istituzionale ed economico, i nostri due Paesi condividono, infatti, la stessa visione sulla centralità e l’importanza delle istituzioni democratiche e la stessa fiducia nelle possibilità e nell’impegno comune all’interno dell’Unione Europea e delle altre organizzazioni internazionali, come il G7 e la NATO.

Questi intenti sono perfettamente al centro del ruolo e della visione che il nostro Ateneo rappresenta: come università pubblica siamo un pilastro fondamentale della democrazia e un presidio culturale dove si coltiva il sapere, si formano cittadini consapevoli e si costruisce il futuro della società attraverso la formazione, la ricerca e la conoscenza. Il mio mandato alla guida di questo Ateneo si caratterizza per una profonda riorganizzazione e per la volontà di rilancio della nostra vocazione di comunità che pone al centro le persone e si fonda sui valori di innovazione, inclusione e sostenibilità. Lavoriamo ogni giorno per rendere questa università non solo un luogo di eccellenza accademica, ma anche un punto di riferimento per lo sviluppo culturale, sociale ed economico dell’intero territorio. 

La nostra Università accoglie ed è animata da una numerosa popolazione studentesca ed è un punto di riferimento regionale e non solo per la ricerca, con particolare attenzione ai settori agroalimentare, veterinario, delle scienze sociali e delle scienze applicate e lavoriamo in maniera integrata con il territorio implementando numerosi progetti finanziati a livello nazionale e internazionale. 

L’Ateneo si distingue nel panorama degli atenei abruzzesi per la presenza di due poli scientifici: il polo giuridico-politico-comunicativo e il polo agro-bio-veterinario. Nel complesso l’Ateneo è strutturato in 5 Dipartimenti e ha un’offerta formativa di 24 corsi di laurea, 17 master e 7 scuole di specializzazione, 7 corsi di dottorato nei nostri Dipartimenti, uno interateneo, 4 di interesse nazionale e uno di carattere europeo. Nel complesso l’Ateneo può vantare una comunità dottorale di 132 dottorandi e ha conferito negli ultimi tre anni accademici una media di 50 titoli di dottorato per anno, intercettando importanti risorse competitive. 

I nostri corsi di dottorato hanno consolidato negli ultimi anni la loro vocazione internazionale e la capacità attrattiva rispetto all’intercettazione di risorse esterne: è aumentata l’attrattività di studenti stranieri, è stata consolidata la mobilità internazionale con un forte incremento delle convenzioni con istituzioni estere e si è consolidata la mobilità in uscita dei dottori di ricerca. All’attuale offerta, si aggiungono, inoltre, anche le 12 borse di dottorato finanziate nell’ambito della Scuola di Alta Formazione Regionale per l’Innovazione in One Health, nata dalla collaborazione scientifica tra l’Università e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, con un approccio intersettoriale alle Biotecnologie cellulari e molecolari, alle Scienze degli alimenti e alle Scienze mediche veterinarie, sanità pubblica e benessere animale.

Di rilievo sull’alta formazione di Ateneo si ricordi che abbiamo intercettato il progetto competitivo su azione PoN Ricerca innovazione con l’impresa tedesca Innovent Jena con cui abbiamo consolidato il rapporto fino a sottoscrivere due progetti EU di ricerca.

Di valore il recente network di ricerca avviato su progetto di dottorato MSCA P4 fit in cui Teramo insieme alla professoressa Bocaccini della Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg ha sviluppato due progetti di dottorato co-progettati con il finale conferimento del doppio titolo italo tedesco di dottorato.

Il nostro Ateneo è impegnato nella realizzazione di 3 importanti progetti strategici, finanziati finora con oltre 60 milioni di euro, che prevedono il raddoppio della sede di Medicina Veterinaria, la realizzazione del Centro Europeo di ricerca Agro-BioSERV e la realizzazione della Cittadella della Cultura, attraverso il recupero e la rigenerazione urbana di una porzione importante del centro storico della città. 

Siamo un Ateneo proiettato verso il futuro e crediamo che il futuro passi anche attraverso una rinnovata capacità di investire sull’internazionalizzazione come leva per stimolare la crescita degli studenti, della ricerca e del sistema accademico nel suo complesso. Come università rappresentiamo un nodo strategico in una rete globale della conoscenza e per questo riteniamo fondamentale come Ateneo coltivare e stringere nuove relazioni e alleanze che possano creare opportunità e sviluppo comune. 

Per gli studenti l’internazionalizzazione è un’occasione di arricchimento personale e professionale: consente di confrontarsi con sistemi accademici diversi, acquisire competenze linguistiche e trasversali e costruire un profilo competitivo in un mercato del lavoro sempre più globale. Per la ricerca, significa accesso a reti scientifiche internazionali, finanziamenti europei, laboratori condivisi e sinergie progettuali capaci di affrontare le sfide globali con strumenti interdisciplinari e collaborativi.

Nel contesto contemporaneo, gli atenei non sono più solo luoghi di trasmissione del sapere, ma spazi di connessione tra culture, territori e generazioni. Saper cogliere e potenziare le opportunità offerte dall’internazionalizzazione è oggi una condizione imprescindibile per ogni università che voglia essere protagonista dell’innovazione, dell’eccellenza e della trasformazione sociale ed economica, a partire dal territorio nel quale ha sede e per il quale auspichiamo una sempre più forte identità e vocazione verso la cultura e la ricerca. 

Questo incontro è dunque un’occasione per il nostro Ateneo che mettiamo a disposizione di tutto il territorio qui rappresentato da Autorità, vertici accademici dell’Ateneo teramano e ospiti del mondo istituzionale ed economico. Il rapporto tra il nostro Ateneo e la Germania ha già all’attivo una solida base di rapporti e accordi di cooperazione accademica che rafforzano il dialogo culturale, la mobilità del sapere e la costruzione di un vero spazio europeo della formazione universitaria. 

In particolare, l’Università di Teramo ha all’attivo numerosi accordi di mobilità studentesca con atenei tedeschi, grazie al programma Erasmus+, con il quale decine di studenti di tutti i nostri Dipartimenti trascorrono periodi di studio in università in Germania, da Hannover a Berlino, da Bochum a Brema, da Kassel a Marburg. Diverse sono anche le attività di placement che vogliono favorire opportunità occupazionali per i nostri studenti e le nostre studentesse: negli anni sono diversi gli eventi e i recruiting day ai quali abbiamo partecipato, con diverse opportunità dedicate soprattutto ai nostri studenti di Medicina Veterinaria, alcuni dei quali hanno anche avviato la loro carriera in Germania grazie a questi rapporti in essere. Attivi anche diversi tirocini extracurriculari, uno dei quali con la Berlin Italian Communication e con la Fondazione Crui-Maeci presso il consolato italiano a Monaco di Baviera. È attivo, inoltre, un accordo di cooperazione tra il Dipartimento di Giurisprudenza, l’Università̀ di Amburgo e l’Università̀ della Ruhr a Bochum, relativo al Master in International Cooperation Against Transnational Financial Organised Crime e il nostro Dipartimento di Veterinaria accoglie due studenti tedeschi, entrambi iscritti al Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Medicina Veterinaria. Numerose sono le attività di collaborazione attive nel campo della ricerca, sia dell’area umanistico-politico-comunicativa che del polo agro-bio-veterinario, con numerosi scambi e mobilità dei dottorati sia verso atenei tedeschi – come quelli di Francoforte e Norimberga – che verso istituti e centri di ricerca extra accademici. Queste collaborazioni sono preziose e fondamentali sia per il trasferimento tecnologico che per la nascita di soluzioni concrete a problemi sociali, economici e ambientali in uno scenario attuale sempre più complesso e interconnesso. Quello della ricerca è un asse di collaborazione che auspichiamo possa essere ulteriormente rafforzato per condividere opportunità di crescita, occupazione qualificata e aumentare la competitività in settori strategici per i nostri Paesi come l’agroalimentare e il manifatturiero. 

Ciò che facciamo insieme è già molto, dunque, ma il nostro Ateneo aspira a poter fare molto, molto di più, e a costruire insieme un vero dialogo e una visione comune di futuro. 

In conclusione, l’incontro di oggi rappresenta un momento significativo per riaffermare il valore del dialogo tra istituzioni accademiche e diplomatiche come fondamento per nuove prospettive di cooperazione e di sviluppo comune. La presenza del Vice Ambasciatore Benjamin Hanna nel nostro Ateneo non solo ci onora, ma rafforza il nostro impegno a essere un ponte tra culture, saperi e opportunità. Siamo convinti che, attraverso un’intensificazione dei rapporti con il sistema universitario e produttivo tedesco, potremo generare benefici concreti per i nostri studenti, per la ricerca e per il territorio. Le solide collaborazioni già attive dimostrano quanto la cooperazione internazionale sia una risorsa strategica, che vogliamo coltivare e far crescere con determinazione e visione. Auspichiamo che questo sia solo l’inizio di un cammino comune ancora più intenso, all’insegna della crescita dei nostri studenti, dei nostri ricercatori, della nostra città e della nostra regione, all’insegna dell’innovazione, dell’inclusione e dello sviluppo condiviso".

 


Il Vice Ambasciatore ha visitato alcune strutture dell’Università di Teramo ritenute di altissimo interesse:

Il laboratorio di Medicina traslazionale, strutturato con una missione open di ricerca nel settore biomedicale con lo scopo di velocizzare la scoperta di nuovi trattamenti e strumenti diagnostici utilizzando un approccio multidisciplinare che comporta un elevato livello di collaborazione fra esperti di biologia cellulare, biologi molecolari, genetisti e imaging. La finalità del laboratorio è quella di sviluppare nuove terapie e procedure biomediche attraverso approcci diagnostici e terapeutici innovativi che combinano derivati da cellule staminali isolate da tessuti sani o tumorali con approcci sperimentali complessi.
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