Altro che teleferica o box per il mercato: mettono in sicurezza l'ex sede del Braga

Teramo - Nella città distesa fra due fiumi allorquando ci si accorge di movimenti di mezzi meccanici, in pieno centro storico, sorgono spontanee alcune domande. Così nel vedere un mezzo meccanico che effettuata sondaggi, carotaggi e perforazioni nel perimetro del Liceo Musciale bloccato e quindi reso inagibile dal terremoto, qualcuno ha pensato: vuoi vedere che stanno sistemando la strada con la realizzazione di altri posti da riservare al mercato degli ortofrutticoli del sabato mattina? Vuoi vedere che dalle postazioni mobili anche con l'arrivo del caldo, si passa alla fase due, realizzando impianti fissi per ospitare le bancarelle del sabato? Qualche altro ha voluto volare alto ma molto alto, vuoi vedere che stanno studiando il terreno attorno all'ex liceo per realizzare una base per la teleferica che, in un futuro prossimo, collegherà il nuovo mercato coperto (lavori al via non prima del 20024, ma ci si porta avanti con le prime infrastrutture) alla Gammarana, oppure all'Unite o all'ospedale vecchio con diramazione verso quello nuovo? D'altra parte il mezzo meccanico sta lavorando dopo che alcuni esperti hanno effettuato un dettagliato sopralluogo all'interno del liceo. Tante domande, nessuna risposta, nessuna conferenza stampa illustrante quanto sta avvenendo in zona. E allora scavando in rete potrebbe venire fuori la risposta esatta:intervento di miglioramento sismico dell’ex monastero di San Giovanni, sede dell’Istituto superiore di Studi Musicali G. Braga. "Lo studio di fattibilità è finalizzato alla messa in sicurezza dell’edificio inagibile a causa del sisma, ed è propedeutico alla realizzazione del progetto definitivo-esecutivo che consentirà a sua volta di passare alla gara per l’appalto dei lavori e quindi alla realizzazione dell’intervento di riqualificazione funzionale dell’immobile. Percorso che condurrà al recupero e alla funzionalità del trecentesco edificio posizionato nel cuore del centro cittadino tra Piazza Verdi, via Sant’Antonio e via Stazio ed è una felice svolta nel processo della ricostruzione pubblica, ancora in ritardo". Potremmo essere nel giusto e vicino alla realtà. Aspettando domani.

il Cronista matusa